Se avete poco tempo e volete scoprire le bellezze di una città splendida, non solo d’estate, leggete questa mini guida alle 10 cose da vedere a Rimini centro. Vi servirà portare con voi un buon paio di scarpe e tanta curiosità. Rimini è una città fatta di cultura, arte, monumenti, piazze. Passeggiare nel centro storico è piacevole e rilassante. Negozi, locali e divertimento vi accompagneranno lungo tutto il percorso. E avrete voglia di ritornarci di nuovo. E di nuovo. E di nuovo.

La Cattedrale di Rimini è più nota col nome di tempio Malatestiano. E questo perché la vecchia chiesa fu scelta dai Malatesta come luogo di sepoltura per i membri della propria dinastia. E anche perché la chiesa per come è stata costruita ricorda davvero un tempio romano. È simbolo del Rinascimento italiano e ad accrescere il suo prestigio sono i nomi illustri di tutti gli artisti che vi hanno lavorato.

Fra questi Giotto, che realizzò il crocifisso, Piero della Francesca, che dipinse l’affresco vicino all’altare, Vasari, con una tela che ritrae San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate.

La facciata esterna è opera del architetto Leon Battista Alberti che nel 1450 progettò un rivestimento lapideo di nuova concezione per l’epoca. Il Duomo di Rimini si trova in via IV Novembre n. 35.

Dedicato all’imperatore romano, l’Arco di Augusto è un monumento che non ti aspetti di trovare in una città nota più per essere una meta delle vacanze modaiole che città d’arte. E forse è per questo che si rimane stupiti da tanta bellezza, da fotografare e ammirare a qualsiasi ora del giorno, dall’alba al tramonto, e che rappresenta la porta principale di ingresso al centro storico.

L’Arco si attraversa con lo sguardo rivolto verso l’alto e il pensiero all’Antica Roma, al suo fasto, alla sua gloria. È uno degli archi di trionfo più antichi che abbiamo e anche fra quelli più ben conservati. È stato realizzato in pietra d’Istria con una testa di toro al centro e clipei ai lati dell’arcata raffiguranti Apollo, Giove, Roma e Nettuno. Si trova tra via Flaminia e via Emilia.

Elegante, romantico e suggestivo: passeggiare su questo ponte romano e vedere la luna specchiarsi nelle acque invasate del fiume Marecchia è un’esperienza da vivere assolutamente.

Se non altro per il piacere di raccontarla e chi ancora non l’ha provata e non sa cosa si perde. Il ponte di Tiberio è un ponte romano di cinque arcate costruito in blocchi di pietra d’Istria. È uno dei pochi monumenti romani intatti presenti in Italia. Si trova alle spalle del Borgo di San Giuliano.

Il cuore della città, il centro della sua cultura, lì dove il dialetto è ancora la lingua madre e le tradizioni sono più forti del tempo è il Borgo di San Giuliano.

Chi vuole sapere cosa significhi essere di Rimini potrà farlo solo se visita questo borgo. Un piccolo capolavoro fatto di stradine, viuzze, case colorate, murales.

Pieno di locali, ristoranti, pub. Un viaggio tra la vera Rimini e la Rimini moderna. Un connubio perfetto e piacevole. Si trova in prossimità del Ponte di Tiberio e ospita anche la chiesa di San Giuliano con una tela di Paolo Veronese. La chiesa è circondata da negozi, ristoranti e bar dove sedersi per un buon caffè e rilassarsi è un must.

È la piazza centrale di Rimini. Luogo di incontro dei giovani del posto. In passato ospitava il mercato rionale e ora è stata riqualificata e restituita ai riminesi.

Piazza Cavour, con la sua Fontana della Pigna, offre uno scorcio dei luoghi visti nel film di Fellini “Amarcord” e una sosta rilassante dopo una bella passeggiata nel centro storico. Affacciano sulla piazza il palazzo del Comune, il palazzo del podestà e il palazzo dell’Arengo. Tutti da ammirare.

Qui Giulio Cesare parlò ai suoi legionari dopo aver attraversato il Rubicone. Qui i Malatesta organizzavano tornei e cerimonie pubbliche. Qui un orologio del cinquecento scandisce ancora il tempo.

Ecco dunque una piazza che sa di storia. Un antico forum romano, sede del mercatino dei fiori e oggi intitolata alla memoria di tre giovani partigiani giustiziati per le loro idee di liberazione nazionale. Una piazza ricca di storia e frequentata a tutte le ore del giorno.

Una villa romana con mosaici, arredi e decorazioni risalenti alla seconda metà del II sec. d.C. Un piccolo gioiello di archeologia nel centro storico di Rimini. Era di proprietà del chirurgo Eutyches che qui visitava, operava e ricoverava i propri pazienti. I reperti mostrano stanze dal gusto raffinato e ricco, mosaici e figure decorative. Completa la visita l’antistante Museo civico dove è possibile ammirare gli arnesi usati dal medico romano durante le visite, davvero all’avanguardia per l’epoca.

Il museo della città di Rimini si trova in un ex convento di Gesuiti nonché sede del vecchio ospedale civile. Ospita il Lapidario romano, la Pinacoteca con opere del Bellini, del Ghirlandaio, del Guercino, del Cagnacci e di altri pittori della Scuola Riminese.

Si trova nelle immediate vicinanze della Casa del Chirurgo e proprio al chirurgo dedica una sezione con tutti gli utensili ritrovati nella domus. Ospita anche mostre temporanee ed è sede di innumerevoli eventi.

Nei pressi di Piazza Cavour si trova l’Antica Pescheria, uno dei luoghi simbolo della città. La sua bellezza non sfugge nemmeno al turista distratto che qui troverà il posto ideale per trascorrere le proprie serate in uno dei caratteristici locali della zona.

Costruita nel 1700 su progetto dell’architetto Buonamici è stata sede del mercato del pesce per secoli. Oggi ospita mercatini e venditori di prodotti artigianali. Un angolo del centro storico davvero pittoresco.

A Piazzale Fellini c’è un monumento molto caro ai riminesi e immortalato dal celebre regista nelle sue pellicole. La Fontana dei quattro cavalli fu inaugurata nel 1928, passò indenne il secondo conflitto mondiale, ma nel 1954 la vasca grande venne rimossa e i quattro cavalli separati.

Uno fu trasportato presso la sede dei Vigili del Fuoco, tre collocati nel Parco Marecchia. Bisognerà attendere il 1983 prima di vedere tutti i pezzi di nuovo insieme. È un rinomato punto d’incontro soprattutto in estate per refrigerarsi dalla calura.

La fortezza fu costruita per volontà di Sigismondo Pandolfo Malatesta, nel 1437, come emblema del potere malatestiano a Rimini. Anche Filippo Brunelleschi partecipò al progetto e prima di lui Foschi e Nuti.

I lavori durarono per circa 15 anni e in parte la costruzione non venne terminata. Da vedere la cinta muraria, la torre maggiore, la torre d’ingresso, l’ala d’Isotta, il mastio. Spesso ospita mostre, spettacoli ed eventi.